Manca pochissimo all’apertura al pubblico a Torino di Artissima, una delle più attese e importanti fiere internazionali di arte contemporanea, nonché quella maggiormente votata alla sperimentazione e alla ricerca del contemporaneo più “spinto” grazie anche al contributo di un nutrito board di curatori e direttori di musei di tutto il mondo.
Giunta quest’anno alla sua ventiduesima edizione e ancora sotto la direzione, per il quarto anno consecutivo, di Sarah Cosulich Canarutto, la kermesse torinese – che vedrà protagoniste 207 gallerie provenienti da trentacinque diversi paesi e oltre 2.000 opere – sarà ospitata dal 6 all’8 novembre all’interno della sua consueta sede, l’Oval, padiglione di vetro di 20.000 mq progettato e realizzato come stadio del ghiaccio per i Giochi Olimpici Invernali di Torino del 2006 nel cuore del Lingotto.
Oltre all’esposizione nello spazio dell’Oval non mancheranno poi tantissime mostre ed eventi speciali nei musei e nelle istituzioni della città di Torino e dintorni – tra i quali citiamo, tra gli altri, TUTTTOVERO alla GAM e al Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea; Rachel Rose: illy Present Future 2014 Prize Exhibition al Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea; Adrián Villar Rojas alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Christian Boltanski: Dopo alla Fondazione Merz; Ed Ruscha: MIXMASTER alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli; Boris Mikhailov: Ukraine presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia; Vanità Vanitas al MEF Museo Ettore Fico e Earthrise al PAV Parco Arte Vivente – testimonianza di come Artissima, con la sua specifica identità e forza attrattiva, riesca ad essere un catalizzatore al di fuori dello spazio espositivo dell’intera rete artistica del territorio torinese, che durante i tre giorni di fiera si trasforma nel polo d’attrazione indiscusso del contemporaneo.
Ai Weiwei, COLORED MIRROR, 2015 | Courtesy Galleria Continua
Artissima – una fiera sì commerciale ma anche pubblica che si inserisce in una città ricca di una rete di musei e di fondazioni di primo piano nell’ambito dell’arte contemporanea – si dimostra capace di innovare e rinnovare a ogni edizione e di competere così con gli altri principali appuntamenti internazionali del mercato dell’arte.
Si è rivelata in questi anni una fiera delle “prime volte”:
“Con Back to the Future siamo stati la prima fiera d’arte contemporanea ad aver introdotto un focus sulle avanguardie storiche – spiega la direttrice Sarah Cosulich Canarutto – e con Per4m siamo stati i primi a offrire una vetrina commerciale alla performance. Siamo stati la prima fiera a premiare i giovani artisti con una mostra museale, la prima fiera ad aver trasformato le conferenze in dialoghi itineranti tra gli stand tra curatori e collezionisti, la prima fiera ad avere una mostra di grandi collezioni istituzionali al suo interno, e la prima fiera, con questa edizione, ad avere una VIP Lounge concepita come un vero e proprio progetto curatoriale”
e anche la prima in Italia a introdurre un servizio di art advisory, un servizio gratuito e indipendente di consulenza dedicato ai nuovi collezionisti più giovani.
Daiga Grantina, CRASHINO, 2014 | Courtesy Galerie Joseph Tang
Per questa edizione di Artissima infatti la Vip Lounge è stata trasformata a cura di Maurizio Vetrugno – grazie alla collaborazione di MAO Museo d’ Arte Orientale, Torino e di Villa della Regina – in una vera e propria installazione artistica, battezzata con il provocatorio titolo Opium Den, uno spazio d’evasione eclettico, intimo, sfarzoso, immersivo e coinvolgente pensato per accogliere i visitatori e i collezionisti in cui si fondono decorazioni orientali e stilemi barocchi, uno spazio quindi dal forte carattere orientalista che vuole essere un “saggio visivo sul collezionismo e sul confine fra oggetto d’arte e oggetto decorativo”. Nella Vip Lounge – visitabile al pubblico ogni giorno alle 17, all’interno del Percorso in Fiera Ypsilon St’Art dedicato agli Orientalismi – si potranno trovare tappezzerie ispirate ai motivi dei gabinetti chinoise di Villa della Regina a Torino, mobili di Sumatra e Giava che ospitano per l’occasione collezioni di ceramiche e metalli smaltati cinesi di varie epoche e un pavimento ricoperto da tappeti disegnati per l’occasione dall’artista statunitense Scarlett Rouge, nelle cui simbologie si trovano richiami alla storia di Torino insieme a iconografie attuali o fittizie.
Jae Yong Rhee, MEMORIES OF THE GAZE_SIKSAN RICE MILL, 2012 | Courtesy of the artist and Gallery
Altra importante novità di questa edizione di Artissima è l’aver affiancato un progetto espositivo speciale alle consuete sei sezioni di cui si compone la fiera, tre dirette dal comitato delle gallerie internazionali (Main Section dedicata alle gallerie più consolidate della scena internazionale dell’arte contemporanea, New Entries dedicata a quelle attive da meno di cinque anni per la prima volta a Torino, Art Editions dedicata alle gallerie specializzate in edizioni e multipli d’artista), e tre, monografiche, curate da un gruppo di curatori e direttori di musei internazionali più un coordinatore (Back to the Future incentrata sulle avanguardie storiche, in questa edizione sulla decade 1975 -1985, coordinata da Eva Fabbris, Present Future dedicata ai giovani talenti emergenti, per lo più completamente sconosciuti anche dai collezionisti più esperti, e coordinata da Luigi Fassi, Per4orm dedicata esclusivamente alla performance e coordinata da Simone Menegoi, che presenta un calendario di 12 performance di artisti emergenti, performance brevi fatte per lo più di gesti, musica e immagini oppure ‘installazioni con figure statiche’, che si svolgeranno in uno spazio appositamente dedicato all’interno della fiera o irromperanno nei luoghi condivisi dell’Oval). Questo progetto espositivo speciale dedicato alle collezioni delle istituzioni e associazioni artistiche piemontesi che promuovono l’arte contemporanea si presenta come una vera e propria mostra indipendente dal titolo Inclinazioni curata da Stefano Collicelli Cagol che vuole essere una riflessione sul concetto di inclinazione nelle diverse sfaccettature del termine (artistica, politica, personale, ma anche geometrica, nel senso di obliquità). Presentati in un’area dedicata di 700 mq, i lavori di trenta artisti, sia già storicizzati sia emergenti, dialogheranno grazie a un allestimento e a una narrazione particolari ispirati al curatore dal libro Inclinazione critica della rettitudine.
Paul Myoda, BORDERLINE PERSONALITY DISORDER # 3, 2013 | Courtesy Piero Atchugarry
Non mancano le novità anche tra le iniziative pensate per avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea e dedicate alla conoscenza, alla comprensione e all’acquisizione delle espressioni artistiche contemporanee: in parallelo ai Walkie Talkies – quest’anno dialoghi itineranti tra coppie di guide d’eccezione (un curatore e un collezionista) che offrono il loro punto di vista su gallerie, artisti e opere presenti in fiera – agli incontri e alle tavole rotonde del Meeting Point e del Book Corner all’interno di Con/TEXT, e ai laboratori Zonarte, infatti quest’anno fa la comparsa il programma gratuito di sette visite guidate tematiche in fiera, Ypsilon St’Art Percorsi in Fiera, visite pensate per offrire approfondimenti e nuove chiavi di lettura a partire da opere, tecniche, temi e linguaggi espressivi specifici.
Infine, per rimanere sempre informati su Artissima anche prima della sua apertura al pubblico, il sito della manifestazione si è arricchito per questa edizione di Ketchup Drool, un Blognotes di approfondimento della fiera curato da Lucrezia Calabrò Visconti nel mese di avvicinamento all’inaugurazione. Ogni giorno Ketchup Drool ha pubblicato una selezione di anticipazioni sulle opere in fiera oltre a immagini d’archivio, le discussioni teoriche, le digressioni e le associazioni libere di un anonimo comitato scientifico.
ARTISSIMA 2015
6–8 novembre 2015
OVAL, Lingotto Fiere – Via Giacomo Mattè Trucco 70, Torino
Orari di apertura: ore 12.00 – 20.00
www.artissima.it
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